E’ ambientato nell’Abisso del Bifurto, nel territorio del comune di Cerchiara di Calabria, cuore del Parco nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza la grotta di origine carsica detta anche “Fossa del Lupo”, il film “Il Buco”, di Michelangelo Frammartino,
Premio speciale della giuria di Venezia 78. Il film girato in quei luoghi da Frammartino, racconta la straordinari impresa compiuta nel 1961 da un gruppo di speleologi calatisi a 683 metri sottoterra dove venne scoperta l’allora seconda grotta più grande del mondo.
Solo due superstiti, entrambi ultraottantenni, di quella spedizione Beppe De Matteis e Giulio Gècchele, 84, hanno assistito alla proiezione del film al Lido che ha contato 10 minuti di applausi.
L’abisso del Bifurto, è un profondissimo inghiottitoio che scende in verticale per quasi 700 metri esempio dell’attività carsica sulle pendici del Pollino.
Nella graduatoria delle grotte più profonde del mondo si trova al quarantesimo posto ed è, secondo gli speleologi, una delle cavità più difficili di tutto il sud.
Michelangelo Frammartino, ricevendo il premio ha detto “grazie al direttore che ci ha invitato al concorso, alla giuria e ai compagni di viaggio, al grande speleologo calabrese Antonio La Rocca, grazie ai produttori che hanno creduto in questo salto nel buio. Grazie agli speleologi che si prendono cura del buio e di tutto ciò che non ha ancora forma e grazie alla Calabria, la regione più bella di Italia”.