Basilicata

Teana

Teana Le sue origini non sono note. Qualcuno ipotizza che fosse la sede estiva della Scuola Pitagorica. Certa è la presenza dei longobardi e dei monaci basiliani che qui eressero due monasteri. Fu feudo dei Sanseverino, dei Missanello e dei Donnaperna. Nell’800 sorsero il Pio Istituto di Prestiti e Risparmi per Operai ed Agricoltori e […]

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Terranova di Pollino

Terranova di Pollino Le prime notizie sulle sue origini risalgono al ‘500. Meritano una visita i luoghi di culto (Santuario della Madonna della Pietà, Chiesa di S. Francesco da Paola, Cappella di S. Maria delle Grazie, Cappella di S. Antonio, Cappella di S. Rocco), l’antico Palazzo Rusciani, i ruderi dei molini ad acqua. Nei dintorni

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Noepoli

Noepoli Abitata già dall’Età del Ferro, l’antica Noia fu feudo di Roberto il Normanno, dei Sanseverino e dei Pignatelli. Tra i luoghi di interesse figurano la Chiesa parrocchiale della Visitazione della Beata Vergine, la Cappella della Madonna di Costantinopoli e quella della Madonna del Rosario, l’ex palazzo dell’Archivio del Signore di Noia, la Casa Canonica

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Lauria

Lauria Sorta intorno al 400 a. C. fu terra di conquista di Longobardi e Saraceni. Fu l’imperatore Michele a liberarla da questi ultimi. Il nome le fu dato da Guglielmo il Normanno. Tra storia e natura, qui sono molti i luoghi da non perdere: Santuario Madonna dell’Armo, Chiesa di S. Nicola di Bari con le

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Latronico

Latronico Di incerte origini, fu feudo dei Sanseverino, dei Corcione e dei Gesuiti. Poi passò alla Corona e al demanio. La popolazione dal ‘700 è profondamente devota a S. Egidio, figura presente nell’arte, nella storia e nel costume del paese. Tra i luoghi di principale interesse, la Cappella di San Cataldo, del XIII sec., la

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Francavilla in Sinni

Francavilla in Sinni Sorto tra il XIV e il XV sec., oggi il paese presenta numerosi luoghi di interesse storico e naturalistico: Santuario della Madonna di Pompei, Chiesa dei SS. Felice e Policarpo, Cappella di S. Antonio,  Cappella di S. Giuseppe, Cappella dell’Assunta. Interessanti l’ottocentesca Villa Viceconte e la Certosa di S. Nicola del 1395,

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Fardella

Fardella Il borgo, nato grazie ad alcuni abitanti di Teana per sfuggire ai soprusi del Marchese Missanello, porta il nome di Anna Maria Fardella, moglie del Conte Sanseverino che offrì loro la sua protezione. Da non perdere la Chiesa di S. Antonio, la Cappella di S. Vito, la Cappella di S. Onofrio e quella dell’Assunta

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Episcopia

Episcopia Episcopia fu feudo normanno, svevo e angioino, poi passò ai Sanseverino e a Vencislao. Nel ‘500 da contea divenne marchesato e solo nell’800 il feudo fu smembrato e venduto ai latifondisti.  Ricco il patrimonio architettonico, religioso, civile e rurale del paese. Da visitare: Convento e Chiesa di S. Antonio, Santuario di S. Maria del

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Chiaromonte

Chiaromonte Il borgo, di origine normanna, fu feudo di Roberto il Guiscardo e per secoli la contea fu importante centro politico-amministrativo. Nel Seicento le epidemie di peste ne decimarono la popolazione. Da visitare: resti del Convento del Ventrile, Chiesa Collegiata Insigne, Chiesa di S. Giovanni, Cappella di S. Andrea Avellino, resti della cinta muraria medievale

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Cersosimo

Cersosimo I resti dell’acropoli sul monte Castello rivelano le origini del paese risalenti al IV sec. a. C. L’aspetto urbanistico e architettonico del borgo è complessivamente medievale. Della storia del paese oggi ci narrano i resti dell’antica cinta muraria e della Chiesa di S. Maria di Costantinopoli. Suggestivi i palazzi signorili dai bei portali scolpiti.

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