«Encomiare i valori del patrimonio forestale dell’Appennino meridionale all’interno del sistema della rete nazionale dei boschi vetusti e faggete patrimonio Unesco nel quale il Pollino gioca un ruolo centrale».
Lo ha affermato il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, nel corso della giornata di studio e celebrazione degli ultimi riconoscimenti ottenuti dalla straordinaria biodiversità dell’area protetta calabro – lucana, che si sono tenuti presso la Catasta a Campotenese.
«I risultati raggiunti dalla rete dei parchi meridionali e che oggi impone dinamicità e nuove sfide, come quella del monitoraggio e del controllo di questo meraviglioso patrimonio ambientale, la scelta delle aree protette di lavorare insieme per la valorizzazione della spina dorsale verde di maggiore biodiversità d’Europa è stata vincente.
Dopo i riconoscimenti raggiunti con l’inserimento delle faggete di Cozzo Ferriero e Pollinello nella rete delle faggete vetuste Unesco serve strutturare una proposta che guardi al monitoraggio e al controllo come passaggi fondamentali della nuova strategia verde a tutela della biodiversità.
Oggi – conclude Pappaterra – abbiamo garantito la salvaguardia delle faggete e stiamo acquistando tutte le proprietà private entro le quali albergano i pini loricati per farli diventare demanio dello Stato ed evitare lo sfruttamento senza logica del nostro patrimonio verde». #visitpollino